Guerin rules! PART ONE

I Guerin conquistano il decimo scudetto con una rosa in linea con le idee del Kaiser.

Livello medio elevato, solitamente senza la stella assoluta che, costando molto, può alla fine diventare un grave problema se non rende come sperato. Insomma si preferisce distribuire il rischio piuttosto che puntare su uno o due megacampioni.

Strategia che alla lunga (dieci scudetti, maggior numero di titoli complessivi, maggior numero di punti all time, maggior numero di vittorie all time, maggior numero di gol segnati all time) paga.

Ma celebriamo i protagonisti della vittoria della stella guadagnata dal più glorioso club della lega.

Portieri (reparto riconfermato in blocco anche per la prossima stagione)

Mirante – 7 presenze, media voto 6, 10 gol subiti, 1 rigore parato, 2 ammonizioni: solido e generalmente sicuro, vive una sola giornata no, contro il Napoli, partita che però gli costa il posto a vantaggio di…

Pau Lopez – 5 presenze, media voto 6,07, 4 gol subiti: alterna prestazioni di buon livello a momenti di totale imbarazzo. Non sempre affidabile.

Silvestri – 2 presenze, media voto 6,46, 2 gol subiti: ha giocato meno, ma tra i tre è sicuramente il più affidabile.

Difensori (reparto riconfermato in blocco a parte Alex Sandro e Vojvoda sostituiti da Darmian)

Gosens – 10 presenze, media voto 6,41, 4 gol (+ 1, quello alla Roma, lasciato per strada), 1 assist, 3 ammonizioni: dopo un inizio faticoso, offre il solito rendimento strabiliante, specialmente in zona gol

 Hakimi – 12 presenze, media voto 6,5, 5 gol, 1 assist, 3 ammonizioni: visto cosa combinava in Bundesliga ed in Champions era un predestinato a rinverdire la tradizione che ha voluto sempre i migliori laterali vestire la maglia dei Guerin. E può crescere ancora.

Cuadrado – 11 presenze, media voto 6,09, 3 assist, 3 ammonizioni ed 1 espulsione: a parte la follia contro la Fiorentina che gli rovina la media voto, una costante garanzia di pericolosità.

Mancini – 6 presenze, media voto 6,25, 2 gol, 4 ammonizioni: Robocop. Parte senza avere la fiducia del mister, ma alla lunga se la guadagna a forza di ottime prestazioni, qualche gol (che non guasta mai) e un numero incalcolabile di mazzate rifilate a destra e a manca (ricorda Chiellini su questo).

Calabria – 5 presenze, media voto 6,17, 2 gol (non schierati), 1 autogol, 4 ammonizioni: acquistato al mercato di riparazione, si guadagna un posto da titolare e la riconferma. Ormai stabilmente tra i convocati in nazionale.

Zappacosta – 1 presenza, media voto 5,9: prima l’infortunio, poi il covid, poi di nuovo l’infortunio, passa il girone di andata fuori, poi rientra e complice anche il cambio di passo del Genoa, si guadagna i suoi minuti e la riconferma (fedelissimo del Kaiser)

Izzo – 1 presenza, media voto 6,2, 2 gol (non schierati), 2 ammonizioni: vince prima la ritrosia a schierarlo di Giampaolo e poi la conferma con Nicola. Il mitico scugnIzzo è difensore di livello. Riconfermato, si farà valere

Alex Sandro – 3 presenze, media voto 5,75, 1 autogol: ci attendevamo di più. Non riconfermato, per adesso è fuori (nessuno ha puntato su di lui). Ci sarà un perchè.

Vojvoda – 0 presenze, classico tentativo di pescare il jolly non riuscito.

prossima puntata dedicata ai centrocampisti e gli attaccanti

Kaiser